Anche gli spostamenti di ogni giorno possono diventare tappe di un viaggio nell’arte. La bacchetta magica, che rende possibile questa trasformazione, è quella di Franco Albini, architetto e designer milanese del XX secolo. Il suo stile razionalista ha lasciato una traccia indelebile nel cuore della nostra città: silenzioso, ci accompagna ogni giorno con i tratti inconfondibili delle stazioni della metropolitana Linea 1 e 2, “la rossa” e “la verde”, inaugurate nell’ormai lontano 1964. Da qui l’ispirazione è nata per altre metropolitane in Italia e nel Mondo.
Con acciaio, plastica e gomma, Albini ha dato forma a una comunicazione grafica intuitiva, chiara, immediata e razionale per noi, passeggeri in movimento. I colori, rosso e verde, ci guidano attraverso i dettagli: corrimano, convogli e cartellonistica che con le sue fasce orizzontali ripete il nome della fermata ben visibile dai finestrini dei treni in corsa. E il carattere delle scritte lo riconosceremmo tra mille: il Noorda, dal cognome del progettista Bob che collaborò con Franco, una versione personalizzata dell’Helvetica. Il tempo scorre sugli orologi con il quadrante fuori scala, i passeggeri corrono sulle pavimentazioni in gomma nera a bolli firmate Pirelli. Oggi sembra “banale”, al tempo è stato geniale! Domani il nostro viaggio avrà un altro colore e grazie alla rossa e alla verde potremo anche dedicare una giornata sulle altre tracce che Albini ha lasciato a Milano, come Le case a torre per appartamenti sui Navigli o il Quartiere Filzi (metro verde) o ancora, sulla rossa, Villa Pestarini. Sulla stessa linea, vale una fermata la Fondazione Franco Albini in zona Pagano: mostre e continue attività (per ogni età) esprimono la razionalità e la fantasia con cui Albini disegnò la città e gli oggetti.
Breve appunto di viaggio: nel nostro percorso ci fermiamo per uno spuntino a Wagner, sulla metro rossa. Qui possiamo darci alla cucina al vapore o biologica. I due indirizzi: That’s vapore o Naturalmente a Milano – Rigoni di Asiago (sì, quelli delle marmellate ma oggi anche bistrot).